di ANDREA DE CARLO 
Anche ALEA aderisce ad AEP, l’associazione regionale per i diritti degli extralberghieri di Puglia.
Gli obiettivi fondamentali sono tre: consolidare la nostra rappresentanza ai tavoli decisionali istituzionali, siglare accordi e convenzioni con enti pubblici e privati e, infine, fare rete. Tutto questo per valorizzare masserie, B&B, case vacanza, appartamenti per affitti brevi che, nel tempo, hanno contribuito in modo preponderante alla costruzione del brand Puglia.
<<Il comparto extralberghiero – commenta il presidente di ALEA Lecce, Raffaele Bitetti – ha finalmente spiegato le vele. Niente più è lasciato al caso, ora tutti i gestori di strutture ricettive, a gestione familiare e non, in passato dispersi in ogni dove e senza un coordinamento, sono riuniti in un’unica voce regionale , AEP appunto, che presto diventerà anche nazionale>>.
Siamo in presenza di una rete di strutture extralberghiere in grado di offrire 2500 posti letto distribuiti in 965 stanze, da Nord a Sud della regione, autorizzate all’accoglienza turistica e identificate attraverso il Cis, il codice identificativo della struttura, attribuito da PugliaPromozione. Al momento sono sei le associazioni ad avere sottoscritto lo statuto costitutivo di Aep che annovera, tra i firmatari, imprenditori con già 21 anni di esperienza dedicata in modo esclusivo all’accoglienza turistica.
Masserie, B&B, case vacanza, appartamenti per affitti brevi, che negli anni hanno contribuito in modo preponderante alla costruzione e diffusione del marchio Puglia, da un anno sono vuote. L’emergenza pandemica ha imposto a molti gestori e proprietari di chiudere le attività in modo definitivo, o di vendere gli immobili a costi irrisori.
AEP punta a diventare partner attivo della Regione per implementare le azioni di promozione territoriale, operando in sinergia a tutela dello stesso.
<<Fare rete – spiga Cinzia Capozza , presidente dell’associazione regionale – sarà impegno principale di Aep. Riteniamo importantissimo il dialogo con tutte le attività produttive territoriali a sostegno della ‘pugliesità’, dei suoi luoghi e dei suoi prodotti, per garantire al turista l’esperienza Puglia in tutta la sua interezza e non solo immagini cartolina e vecchi cliché>>.
