Affitti brevi: cosa sono, cosa offrono e come sono cambiate le regole in questi ultimi mesi. A chiarirci le idee è Giovanni Di Lauro, responsabile di “Goodstay – Property Management”, nonché referente Alea per le locazioni brevi.
A lui rivolgiamo tre domande per conoscere da vicino una realtà sempre più radicata nel contesto dell’accoglienza.
- Locazioni brevi: di cosa si tratta?
È una forma di vacanza che, probabilmente, è sempre esistita, si tratta di locazioni di case, o seconde case, ai fini turistici. Probabilmente la locazione turistica, negli anni scorsi, era un po’ più lunga, si andava da un minimo di due settimane ad un massimo di un’intera stagione, soprattutto nelle località di mare, almeno qui da noi nel Salento.
Adesso, la locazione breve è diventata una vera e propria alternativa all’alberghiero, ed al resto dell’extralberghiero, perché offre la disponibilità di pochissime notti, anche una sola. Noi di “Goodstay”, per esempio, nei nostri appartamenti a Lecce ospitiamo anche per una sola notte.
La locazione breve è una forma di ospitalità che si differenzia da altre attività tipo B&B, affittacamere e case vacanze, per una serie di servizi che può offrire. Innanzitutto, per poter parlare di locazioni brevi dobbiamo parlare di affitti di interi appartamenti (e non di stanze) anche per brevissimi periodi, con tutta una serie di servizi annessi: pulizia iniziale, biancheria, wi-fi, e comunque devono essere appartamenti dotati di tutto, ad uso esclusivo dell’ospite, completi di cucina, servizi sanitari e camere da letto. Solitamente, nelle locazioni turistiche, si fornisce anche la biancheria da bagno e la biancheria da letto.
La differenza tra locazioni brevi (o locazioni turistiche) e il resto dell’extralberghiero, è molto sottile. È comunque un’ottima alternativa all’albergo per quanti vogliano godersi la vacanza in completa autonomia.
- Si può parlare di “valore aggiunto” per i centri storici?
Sicuramente le locazioni brevi sono un valore aggiunto per i centri storici, a differenza di quanto afferma il sindaco di Firenze, Dario Nardella che, nei giorni scorsi, aveva avanzato l’idea di una legge per limitare le locazioni turistiche brevi nelle città d’arte.
I centri storici, nell’ultimo ventennio, hanno subito una metamorfosi: molti dei residenti hanno preferito spostarsi altrove e, in questo processo di svuotamento, le locazioni brevi hanno contribuito a rivitalizzare questi angoli di città, valorizzandoli anche dal punto di vista architettonico con la ristrutturazione di tante abitazioni. Numerose dimore storiche sono state riportate alla luce, come possiamo notare anche nel nostro contesto.
Il centro storico di Lecce, per esempio, fino a 20 anni fa era impraticabile, per una serie di situazioni, adesso, invece, tutte le zone della città vecchia sono un inno alla bellezza, accoglienti, affascinanti e soprattutto sicure.
- Con il lockdown avete sperimentato un modo nuovo di fare accoglienza. Ce lo spiega?
La pandemia, e il conseguente lockdown, ha messo in ginocchio tutto il mondo del turismo in Italia e, con esso, anche l’extralberghiero e gli affitti brevi. Il comparto soffre da un anno, con delle notevoli decurtazioni dei profitti. Cosa ha fatto la nostra categoria?
Siamo riusciti, grazie anche e soprattutto ad una clientela fissa che abbiamo fidelizzato nel corso degli anni, a convertire gli affitti brevi. Va detto che oltre ai turisti ospitiamo anche tante persone che vengono in città per lavoro. Ebbene, siamo riusciti, in occasione del lockdown, a convertire gli affitti brevi in locazioni a medio termine.
Si è parlato di “holiday lockdown”, vacanze durante la chiusura generale. Non proprio vacanze perché tante persone originarie di Lecce, ma che vivevano fuori per lavoro, una volta costrette ad andare in smart working hanno preferito rientrare nella loro città d’origine, magari per stare vicini ai parenti, conservando comunque una loro autonomia e indipendenza. Hanno preso in affitto i nostri immobili in modo da poter lavorare da casa (facilitati anche dal fatto che tutti i nostri appartamenti sono dotati di wi-fi senza limiti), in un appartamento dotato di tutti i comfort possibili, e contemporaneamente hanno avuto la possibilità di stare vicini ai propri cari in un momento così difficile per tutti.
Diciamo che le locazioni brevi ai fini lavorativi, e quelle a medio termine, ci hanno consentito di parare un po’ il colpo anche se, inutile sottolinearlo, le perdite sono state comunque notevoli.